alla gente dei barconi della morte, alla loro dignità, al loro coraggio, alla loro vera forza
a Lampedusa, alla sua gente
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una grande commozione per gli uomini e le donne morte a causa della nostra incapacità a essere uomini e donne
l’uomo perduto
04 venerdì Ott 2013
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alveare 
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se sfoglio qualche pagina non trovo un’isola accogliente, solo l’attuale sindaco, che ha subito ogni genere di minaccia e anche attentati alla sua vita e alle sue proprietà; il laboratorio del padre, la sua auto,…eppure ha contiuato contro molti enti che nella sua isola e dintorni volevano piantare le loro tende e che si impone per un fatto semplice, tutti in lutto per i migranti morti ma passato il fervore di questi giorni nessuno darà né lavoro né ospitalità a quelli che si sono salvati eppure il lutto è questo falso piangere senza muovere un dito per chi è vivo
‘l’uomo perduto’, quanto mi dice il titolo.
perduti loro,
perduti noi.