Un fitto blu gorgoglia vele rocciose; batte le ali ai fianchi della montagna.
Le gole si aprono; si affrancano dalla terra.
Ogni possibile si fa alato, lanciato fuori dalla vista.
A metà della salita mi trascina in alto.
È il blu raggiunto mai, eppure qui a pescarmi nella bocca di un pachiderma di bellezza.
A cavalcioni sul dorso delle cime, lo squalo solfeggia la sua lingua letale.
Innamorarsi è questione di caduta, dice. Nessun volo è innocente.
L’ingenuità non ha vela. E gli approdi sono fantasie per briganti.
Libero gli occhi che fanno d’ariete al timore.
Morire non può essere così mirabile, mi dico.